mercoledì 30 gennaio 2008

Visto? Lo sapevo, me lo sentivo.
Lo annusavo nell'aria beffarda.
E' quella strana sensazione di non essere considerati del tutto, dell'essere, sì, diciamo importanti...
Quel "diciamo" - lo odio, Dio se lo odio - ti fa mollare la presa, che prima era saldamente attaccata al raziocinio..
Ma ora no, ora parla lo stomaco.
E dice "stronzo". Si, urla solo insulti. E sembra stare meglio.
Ma tu? Che poi sono io? Le licenze poetiche non alleviano il dolore, la rabbia.
E allora che fare, prendere in mano la vita, provare a dirsi che non è importante, che uno strazio di fottuta spiegazione ci sarà, la darà. Ma non basterà, come sempre.
Pentirsi di aver scritto, e volerlo rifare.
Morire.



Mrs. Dalloway said she would buy the flowers herself...
Leggera.
Come pochi possono sperare di essere, così in pace da non avere desideri.
Ma sempre sul chi vive, perchè la vita mi ha insegnato, i momenti sereni sono fatti per poter essere sconvolti.
Perciò, niente illusioni, rimango qui.

domenica 20 gennaio 2008

Tu, che hai deviato i miei pensieri quando meno avresti dovuto.
E tu, che credevo potessi essere un pericolo per lui ed invece sei diventata un pericolo per me.
La figura che fluttua dentro di me ha preso forma in una tua pagina, svegliandomi.
Dal ferito al pericolo alla debole all'aggressore.
Odierà quella pagina?
E tu, perchè ti fai vedere ora quando ormai avevo molto più che dimenticato il tuo volto traditore?
Questioni in sospeso, su di una trave color argento. In mezzo al nulla dei miei sensi di colpa.

sabato 19 gennaio 2008

Vorrei sentirti qui ancora per un secondo e immaginare le tue mani.
Assaporare la tua espressione e comprendere le tue labbra.
Vivere un tuo tocco, solo una volta.
Per poter smettere di pensarci.
Mi fai far male e non vorrei.
Sono gelosa di cose che mai son state mie.
Frasi a cui mi sento destinata.
Ma no, oggi, come ieri non è così.
E domani nemmeno.
La verità è che forse tu mi hai lasciata andare.
E forse non avrei voluto poi così tanto.

venerdì 18 gennaio 2008

Ho voglia di novità.
Di sentire ancora quel particolare odore di nuovo e spaventoso.
Quella sensazione che si infila sottopelle e graffia, così che tu non possa dimenticarla mai. Quel dolore che brami. Quello squarcio d'avventura.
Aspetto.